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Un tuffo nelle geometrie alternative con Hyperbolic Vr

Se avete letto Flatlandia rimarrete affascinati dallo strano mondo di Hyperbolic Vr, realizzato dall’Università dell’Oklahoma a Stillwater attraverso la realtà virtuale. Nella vita di tutti i giorni, siamo abituati a riconoscere oggetti e forme all’interno di uno spazio tridimensionale, in una geometria cosiddetta euclidea. Ma sappiamo, grazie a strumenti matematici, che non sono le uniche possibili: possiamo immaginare un mondo a più di tre dimensioni e che si sviluppi in geometrie che non sono euclidee.

Cos’è Hyperbolic Vr

hyperbolic vr

Non siamo abituati a considerazioni simili, infatti ci è impossibile immaginare qualcosa di così diverso. Il matematico Henry Segerman, insieme al suo team, è stato in grado di realizzare questo mondo virtuale che imita uno spazio che si sviluppa su una geometria iperbolica.

Non è stato disegnato manualmente, vista la difficoltà anche solo a immaginarselo, ma è stato scritto un software in grado di riprodurlo, costruendolo pian piano che ci si sposta al suo interno.

Il progetto si chiama Hyperbolic Vr, nato dalla stretta collaborazione tra matematici e fisici. Da più di trent’anni gli scienziati cercano modi più intuitivi per visualizzare le geometrie non euclidee e ora, grazie alla realtà virtuale, è possibile muoversi al loro interno. Chiaramente è un’esperienza insolita, visto che non siamo abituati a visualizzare geometrie così distanti dalla nostra.

Possiamo cercare di immaginare delle geometrie alternative, ma non possiamo provare una percezione profonda finché non abbiamo un’esperienza diretta

Elisabetta Matsumoto, fisico dell’Istituto di Tecnologia della Georgia (Georgiatech)

A cosa serve Hyperbolic Vr

Grazie alle nuove possibilità che la tecnologia oggi può offrire, lo studio delle geometrie alternative sarà facilitato: già in passato nuovi metodi di visualizzazione hanno offerto prospettive nuove. Questa situazione non è diversa dalle precedenti e potrebbe rivelarsi la chiave per scoperte importanti.

Alla pagina h3.hypernom.com si può provare una simulazione simile a Hyperbolic Vr: consigliamo la visione attraverso un dispositivo mobile dotato di giroscopio per un’esperienza più immersiva. All’inizio si capisce ben poco, ma appena si prende confidenza con lo spazio virtuale, si inizia a comprenderne la logica e ci si accorge di quanto può essere complessa una geometria iperbolica (le rette parallele possono incrociarsi e separarsi in questa realtà).

Tra l’altro, sono già in cantiere diverse idee per arricchire lo spazio iperbolico, come strade e case che si sviluppano sulla stessa geometria, oppure una versione assolutamente inusuale del basket. E sicuramente sarebbe curioso vedere se e quanto tempo impiegherebbe la mente umana ad adattarsi a una situazione simile.

Se invece non avete questa possibilità o volete comunque capirne qualcosa in più, il video a fine articolo spiega come funziona Hyperbolic Vr.