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Remidi : Cattura la musica che ti circonda

Avreste mai pensato di poter trasformare tutto ciò che vi circonda in uno strumento musicale?

Grazie a Remidi, il primo strumento musicale wearable, ora è possibile.

Cos’è e come funziona?

Remidi è semplicemente un guanto che, una volta indossato, vi permetterà di riprodurre la musica che avete in testa toccando una qualsiasi superficie e trasformando le vibrazioni in suoni.

Consiste in un elaborato sistema di tracking che permette al dispositivo di tracciare i movimenti della mano e associarli ad un suono modificandone anche l’intensità.

L’oggetto si articola in tre componenti: un bracciale, un connettore magnetico e, ovviamente, un guanto.

La mente del prodotto si trova nel bracciale: una board elettronica con tre controlli basici che permettono di interagire con il software; il guanto, invece, presenta otto sensori di pressione, di cui cinque sui polpastrelli e tre sul palmo.

Gli effetti e la modulazione del suono sono gestiti dalla rotella presente sul bracciale, l’encoder, che permette di variare tra le infinite possibilità del mondo musicale e gestisce le scelte configurate dall’utente.

I sensori possono infatti essere associati a note o a campioni attraverso la app disponibile per pc, smartphone e tablet in modalità bluetooth o wi-fi.

Giocano un ruolo molto importante anche i sensori di moto: permettono all’artista di modificare un suono già iniziato muovendo semplicemente la mano o il polso.

La vera innovazione non sta solo nel suonare indossando un “banale” guanto e chi suona e chi compone lo sa bene: con Remidi si ha la possibilità di tradurre e registrare qualsiasi ritmo senza dover spendere tempo nel replicarlo con uno strumento rendendo il processo creativo immediato.

La storia

I fondatori dell’azienda sono due torinesi e la loro squadra è composta per 4/5 da italiani. E’ un’idea che nasce all’università e si sviluppa, a partire dal 2015, attraverso un contest e l’accelerazione a Lisbona, concludendosi con la vincita del Premio Marzotto 2015.

Ora sono ad Austin, in Texas, con una campagna su Kickstarter che ha raddoppiato l’obbiettivo, ma non finirà qui: anche se per ora si stanno concentrando sull’ambito musicale la tecnologia da loro utilizzata potrebbe essere applicata in una moltitudine di campi (dal gaming alla biomedica): insomma, non ci resta che stare a vedere!